Guarigione l'inizio... Modena - Prato Trasgressiva

Guarigione l'inizio... Modena - Prato Trasgressiva

Ciao mi chiamo Melissa, per gli amici Mel... ho 26 anni ma vissuti come se ne avessi ormai 40, sono già madre, di due bellissimi bambini, divorziata e con 2 esperienze di rapporto molto pesanti... Il primo padre dei miei figli un uomo molto dominante, al quale mi ero sottomessa per anni, con lui sono cresciuta, ho imparato tanto da lui e gli sarà sempre grata poiché la donna che sono adesso è merito o colpa sua... Colpa perché dopo di lui non sono più riuscita a vedere gli uomini con fiducia, non mi lasciavo più toccare sentimentalmente... finché due anni dopo è arrivato la mia seconda esperienza... durata soltanto 10 mesi, breve ma intensa... a lui ho lasciato un pezzo del mio cuore, credevo l'ultimo pezzo rimasto ma mi sbagliavo... Dopo la delusione di vederlo per quello che era continuavo ad amarlo, si ma consapevole che non era l'uomo con cui avrei voluto trascorrere la mia vita... lui era insicuro, immaturo, incoerente e volubile... tutto ciò mi destabilizzava ed io non volevo una persona che mi destabilizzassi perciò lo lasciato andare... per settimane ho creduto che mai più avrei potuto amare, credevo di essere troppo esigente, credevo di aver piantato nel mio cuore tasselli pesanti e che essi avrebbero tenuto lontano tutti gli uomini... Mi sbagliavo... è arrivato lui, un uomo più forte di me, deciso, intelligente, comprensivo, stabile... Un uomo che non aveva paura del mio lato oscuro, non aveva paura della mia diffidenza, un uomo che non cercava di cambiarmi a suo piacimento ma mi aveva accettata per quello che sono e mi amava... come mai mi ero sentita amata prima... il suo amore mi stava guarendo... dopo mesi infernali in lui trovavo pace... Lui non aveva fretta e quando ero con lui il tempo si fermava in quell'instante... in un sguardo, nel suo tocco, le sue braccia che mi accoglievano, le sue labbra che percorrevano ogni centimetro della mia pelle... e fu cosi che mi concessi a lui per la prima volta... Da giorni lui mi chiedeva di andare a cena fuori, ma ero troppo impegnata tra lavoro e figli per riuscirci... poi una sera abbiamo discusso e lui ha utilizzato la stessa frase che utilizzavo con l'ultimo ragazzo con cui mi ero lasciata andare: "Se lo vuoi il tempo lo trovi, è tutta questione di priorità, ciò che ti è importante e ciò che non lo è..." Finita la discussione ho riflettuto per diversi giorni, poi mi arriva ancora una volta la richiesta di andare a cena fuori... ma in un modo diverso... si è presentato sotto casa mia, con un mazzo di fiori e mi ha semplicemente detto: "Ora resto in macchina e aspetto che ti prepari, ti porto a cena fuori che festeggiamo San Valentino". Mi sono messa a ridere e gli ho detto che non era ancora San Valentino, ma lui mi ha risposto che quando un uomo ama una donna non ha bisogno di una data precisa in 365giorni per portarla a cena fuori e festeggiare il proprio amore... Era riuscito a commuovermi dopo un lungo periodo buio... Gli dissi di si, ma lo invito a salire, non potevo lasciarlo in macchina al freddo ad aspettare... Mi faccio una doccia veloce, mi trucco, calze autoreggente, tacco a spillo e un vestito rosso, il mio preferito, con le giuste trasparenze, del pizzo e la schiena nuda... ero perfetta, ma mentre finisco di prepararmi vedo sul comodino il mio braccialetto con scritto Amor Vincit Omnia... e si l'amore vince tutto... avevo deciso di non indossarlo più ma quella sera avevo bisogno di ricordarmi che cosa fosse l'amore... Scendiamo e lui mi apre la portiera della macchina, mi tende la mano per farmi salire, aveva una Range Rover quindi il suo aiuto a farmi salire mi è stato comodo, solitamente mi metteva in disagio ma quella sera volevo lasciare ogni mio trauma e ferita a casa per poter essere finalmente me stessa, non ciò che sono diventata, ne ciò che avrei voluto essere o che volevo dimostrare di essere... ma soltanto me... Una ragazza che ama la natura, gli animali, la terra, una ragazza compassionevole e amorevole con il prossimo, sempre pronta ad aiutare i bisognosi, una ragazza sensibile, dolce, sognatrice... ma anche forte, tenace e audace... Ero me stessa... partiamo verso il ristorante, facciamo tanta strada prima di arrivare e nel percorso lui aveva abbassato la musica, non ci serviva riempire un vuoto, parlavamo, di tutto, delle esperienze passate, del presente, ma soprattutto parlavamo del futuro, di quello che avremo voluto fare, le prossime vacanze, la moto che ho comprato, quindi i prossimi giri insieme in moto, parlavamo dei nostri progetti, dei nostri sogni... ero leggera, spensierata e per la prima volta respiravo lentamente, il cuore batteva a suo ritmo giusto, ne piano, ne veloce... Arriviamo al ristorante, lo conoscevo bene quel ristorante, avevo ricordi bellissimi vissuti li, incluso la prima volta che il mio ex mi era venuto a prendere per trascorrere la notte insieme a lui... ma nel momento non ci penso, lui scende mi apre la porta, mi da il suo braccio e mi accompagna dentro il ristorante, aveva un odore buonissimo, lo sentivo da lontano... la prima cosa che mi colpisce in un uomo è il suo profumo... trascorriamo la serata insieme, mangiamo da Dio, ridiamo, chiacchieriamo, scherziamo... era semplicemente perfetto, abbiamo discusso di politica, sono originaria Brasiliana e ora abbiamo un dittatore come presidente, abbiamo parlato dell'economia, del consumismo, di religione, ma abbiamo anche parlato di cose leggere come arte, musica, filosofia... Lui è laureato in storia e quando mi parla degli avvenimenti storici mi affascina, resterei per ore a sentirlo... E' stata la cena fuori più lunga che avessi mai fatto eppure non me n'ero nemmeno accorta, erano le 23:30 di un martedì, il giorno dopo dovevo andare a lavoro, lui anche ma fa i suoi orari quindi non ha problemi se si vuole alzare tardi... Chiediamo il caffè, poi lui si alza e si avvicina a me, mi prende il viso tra le sue mani e guardandomi dentro gli occhi mi dice: "Sei la persona più bella che abbia mai conosciuto in vita mia e sono grato per lo spazio che mi stai dando." Mi alzo e lo bacio... lentamente, a sfioro... niente lingua, saliva o morsi... un bacio delicato, sulle labbra inferiori... lui si allontana per pagare il conto, mentre io vado verso l'appendi abiti, prendo il mio capotto e nemmeno il tempo di mettermelo e lui era già dietro di me, mi prende il capotto e mi aiuta a indossarmelo, un'altra persona faceva lo stesso gesto ma con l'accappatoio... combattevo i ricordi... ma erano più forti... torniamo a casa e lui mi saluta in macchina, un bel gesto... non ha chiesto di accompagnarmi in casa, non ha preteso di andare oltre quella sera... stava coltivando un rapporto che potessi durare nel tempo, non era la scopata che lo avrebbe reso felice quella sera ma la promessa di rivederci ancora, un passo alla volta, senza fretta... e cosi fu, lo saluto dicendogli "Ci vediamo." più tosto che il mio solito "Ci si vede"... Lo bacio ancora, ma stavolta più appassionatamente, intreccio le mie dita nei suoi capelli e lo tengo stretto a me... mi fermo, lo guardo, sentivo il suo respiro sul mio volto... abbasso lo sguardo, silenzio... e poi esco della macchina... in quel momento avrei voluto chiamarlo in casa, ma non ero ancora pronta... avrei forzato qualcosa e non volevo, volevo godermi il momento, le persone, la mia vita... e cosi ho iniziato a guarirmi.

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