IL MAESTRO SADO-MASO – parte 4 - Piacenza - Prato Trasgressiva

IL MAESTRO SADO-MASO – parte 4 - Piacenza - Prato Trasgressiva

I suoi capelli erano umidi, tutto il corpo era sudato fradicio, la pancia e le tette erano coperte di segni rossi, però il suo viso era rilassato e sorridente, aveva goduto un casino e sembrava davvero soddisfatta.
Per un attimo, mi sono dimenticato del mio ruolo, ho tolto i morsetti dai suoi capezzoli feriti e l'e ho slegato i polsi e le caviglie, passandole la lingua sui seni marcati e rigonfi. Forse per me stava diventando qualcosa di più di una semplice cliente, ma ci ha pensato lei a rimettermi in riga.
- Che cazzo fai? Lo spettacolo è già finito? Io ho ancora voglia...
Mio malgrado, ho ripreso subito il comando delle operazioni, l'ho schiaffeggiata e l'ho frustata sul culo.
- Stupida cagna, come osi? Non preoccuparti: “show must go on”.
L'ho ammanettata dietro la schiena e le ho legato un cappuccio nero sulla testa perchè non vedesse e perdesse l'orientamento.l Sbatteva di qua e di là come una marionetta e io la frustavo sulle gambe per farle cambiare direzione. Poi l'ho messa per terra a pecorina, e visto che aveva le braccia bloccate dietro la schiena, l'ho costretta a tenere la testa sollevata con una sedia sotto il mento. Era una posizione molto dolorosa e umiliante.
- Vuoi combattere ancora, piccola puttana?
Mi serviva tempo per ottenere un'altra erezione, allora ho usato di nuovo il maxi dildo
e, per evitare che soffocasse, le sostenevo la testa afferrandole i capelli.
Mentre il grosso vibratore la inculava senza pietà, ho ripreso a picchiarla ancora un po' col frustino sulle chiappe, che non potevano essere più viola. Però non piangeva e non si lamentava più, l'unica conferma che avevo del dolore inflitto era il tremare del suo corpo dopo ogni colpo, mescolato a vergognosi sospiri di piacere. ********* non era più una donna sembrava un animale in preda alle convulsioni, e il peggio era che questo me lo faceva tornare duro. Così, d'impulso, ho messo un nuovo preservativo e ho sostituto il dildo col mio cazzo, pompando nello sfintere fino a farle sanguinare le emorroidi e mormorando parolacce e frasi umilianti.
- Schiava... serva... fica di merda... Ricorda che io sono il padrone e che posso scoparmi decine di ragazze più belle e più troie di te!
Con gli ultimi violenti colpi di reni, ho spruzzato tutto il mio sperma intrappolandolo nel serbatoio di lattice, ma lei sapeva che mi aspettavo che lo bevesse. Ho sfilato il goldone e, anche se fuori era sporco di sangue di emorroidi, lei l'ha riversato senza obiezioni nella sua gola, e io la osservavo mentre si leccava le labbra per non perdere neanche una goccia.
Dopo aver ingoiato tutto ********, finalmente sazia di sesso, ha dato un colpo di tosse.
- Scusami per prima padrone.... sono stata brava? Quando ci rivediamo?
Avrei voluto abbracciarla, baciarla e fare coppia fissa con lei. Ma proprio perché me ne stavo innamorando, l'ho mandata via per sempre.
- Mi dispiace... questa è stata l'ultima volta. Non voglio incontrarti mai più. Sei una fica disubbidiente e inutile...

FINE

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