• Pubblicata il
  • Autore: ROMOLETTO
  • Categoria: Racconti orge
IL NOSTRO CAPODANNO CON SOPHIA – prima parte – Frascati (RM) - Prato Trasgressiva
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IL NOSTRO CAPODANNO CON SOPHIA – prima parte – Frascati (RM) - Prato Trasgressiva

Era la sera di capodanno e avevo litigato con la mia ragazza così ho deciso di chiamare il mio amico Corrado, sfigato cronico, nella speranza che fosse libero quella notte e che me facesse da compagno di sfiga. Abbiamo deciso di andare ad ammirare Roma e, naturalmente, sbevazzare. Non c'era ancora molta gente. In effetti era un po' presto e la movida stava appena iniziando ad arrivare. Ci siamo seduti e abbiamo parlato delle rispettive disavventure. A un certo punto siamo stati interrotti da una donna che voleva sapere se lei e le sue due amiche potevano sedersi allo stesso tavolo. Ormai la sala s'era riempita, ma c'era abbastanza spazio accanto a noi... come potevamo rifiutare la vicinanza di tre donne single, anche se un po' racchie? Naturalmente le abbiamo invitate a sedersi. La capo-comitiva se chiamava Sophia, sui 50, grassoccia e con le tettone da paracadute. Le altre due sembravano poco più giovani e parlavano male l'italiano. Erano tutte badanti rumene in libera uscita perchè, quella notte, i loro assistiti stavano a casa a festeggiare coi figli. Sophia era la più vivace, conosceva la nostra lingua e devo ammettere che anch'io avrei conosciuto volentieri la sua. A parte i chili de troppo, aveva un bel viso e, più delle amiche, non nascondeva una soffocata e straripante voglia de cazzo. Perfino Corrado, principe della sfiga, intesa come mancanza di figa, s'era reso conto che forse se poteva scopa' facile facile. Dopo i fuochi artificiali e i brindisi, abbiamo ballato, ballato e ancora ballato. Verso l'una e mezza, le due donne più giovani hanno deciso di tornare a casa. Sophia invece ha voluto rimanere, e m'è sembrato che sperasse di essere invitata a stare con noi. L'abbiamo invitata a casa di Corrado e lei ha accettato senza esitazione. Quando siamo arrivati, erano quasi le 2:30 de notte. Ci siamo seduti sul divano e il mio amico ha aperto un'ennesima bottiglia di vino dei colli. Mezzo brillo, c'ha fatto un piccolo discorso sulla fratellanza dei popoli slavi e latini, mentre io palpeggiavo le tettone morbide di Sophia. Il suo respiro era tranquillo e i suoi occhi dicevano chiaramente che non le davo fastidio, anzi, sembrava incitarmi a continuare. Poi ho visto che anche Corrado ha fatto la stessa cosa e l'atmosfera è diventata alquanto erotica, specialmente quando lei s'è alzata dal divano e s'è seduta sopra le mie gambe. CONTINUA

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