• Pubblicata il
  • Autore: DOTT. MAURO
  • Categoria: Racconti etero
INGRANDIMENTO DEL PENE - TECNICHE MECCANICHE (2^ parte) - Prato Trasgressiva

INGRANDIMENTO DEL PENE - TECNICHE MECCANICHE (2^ parte) - Prato Trasgressiva

INGRANDIMENTO DEL PENE - TECNICHE MECCANICHE (2^ parte)

NOTA BENE
Come ripeto sempre, prima di effettuare qualsiasi tipo di trattamento, è INDISPENSABILE consultare il proprio medico di base, l'urologo o l'andrologo.

AFB hanger (solo allungamento)

E' un dispositivo elementare costituito da due bacchette di plastica o silicone che stringono il pene parallelamente, dalla base al vertice. Si fissa con uno o più lacci e si appendono i pesi all'estremità superiore. Ha le stesse controindicazioni del "Bib Hanger".

Estensori (Extender - solo allungamento)

Questi dispositivi danno dei risultati (max 2 cm), ma occorrono centinaia o migliaia di ore di utilizzo costante. Contrariamente a ciò che viene detto nella pubblicità, non possono in alcun modo essere indossati sotto i pantaloni perchè sono molto ingombranti, e non vanno assolutamente usati durante il riposo notturno.
Anche in questo caso, il fattore determinante è il tempo: maggiore è il tempo di trazione, migliore è il risultato. Si deve partire da una trazione leggera che estenda la tensione ad una misura minore alla lunghezza del pene in erezione. Poi, per gradi e sempre sotto controllo medico, si applicano trazioni superiori.
A parte il bendaggio, comunque necessario, evitate gli estensori che usano come fissaggio dei lacci intorno al prepuzio o all'asta del pene, poichè esercitano molta pressione sul nervo dorsale e possono provocare ischemie locali e necrosi dei tessuti. Meglio i fissaggi a vacuo, sempre rispettando i tempi indicati dal produttore e monitorando la temperatura del pene (non freddo) ed il colore del glande (non blu/violaceo).
I più comuni dispositivi in commercio sono di tre tipi:

- estensori a cinghie regolabili (la trazione è statica. Le cinghie si attaccano al fissaggio ed intorno alla vita, ad una gamba o sopra una spalla. Attenzione: non prevedono anelli o distanziatori per evitare il prolasso del pube)

- estensori a barella con trazione statica (sono composti da un anello in silicone da porre alla base del pene, due barre in titanio componibili, fissaggio sotto il glande con lacci in silicone o capsula a vacuo)

- estensori a barella con trazione dinamica, up and down, cioè su e giù (sono composti da un anello in silicone da porre alla base del pene, due barre in titanio componibili, fissaggio sotto il glande con lacci in silicone o capsula a vacuo, e congegno elettrico a pressione per regolare i secondi di up and down)

Ovviamente, gli estensori a barella sono i più affidabili, specialmente quelli a trazione dinamica (up and down) perchè consentono un afflusso di sangue ed un'ossigenazione del pene un po' più costante.

Ma, e non mi stancherò mai di ripeterlo, vanno sempre e comunque utilizzati sotto controllo medico, rispettando i tempi indicati dal produttore e monitorando la temperatura del pene (non freddo) ed il colore del glande (non blu/violaceo).

Per chi vuole ottenere allungamento ed ingrossamento insieme, i risultati migliori si ottengono abbinando gli estensori ad esercizi manuali o pompe vacuum.

Ammanettamento (Clamping - solo ingrossamento)

Alla base del pene semi-eretto, si applica una guarnizione (tipo manetta stringicavi) che impedisce al sangue di defluire dal pene. La pressione viene aumentata in modo estremo. Generalmente, si comincia con tre serie di tre minuti, con almeno 5 minuti di pausa ciascuna, sino ad arrivare ad un massimo di circa 15 minuti (dopo parecchie settimane).
Per il grado di compressione sanguigna provocato, l'ammanettamento è molto stressante. E’ considerato l’esercizio principe per l'ingrossamento del pene, ma sembra che ostacoli l'incremento della lunghezza.
Io ritengo che sia una pratica molto rischiosa e pericolosa, ASSOLUTAMENTE DA EVITARE.

Pompaggio (Pumping - ingrossamento ed allungamento)

Si tratta delle vecchie pompe a vacuo che fanno affluire il sangue nel pene. Sono costruite con un cilindro in plastica trasparente alle cui estremità si trovano un anello in gomma o silicone dove si infila il pene) ed un foro a cui si collega una pompetta di decompressione. Al contrario di quel che succedeva in passato, queste pompe a vuoto devono assolutamente essere munite di pressometro. Non è possibile andare ad occhio, poichè si rischiano gravi lesioni. La pressione deve rimanere molto bassa, non più di 3-4 hg per i principianti e 5-6 hg per gli esperti.
Il pompaggio NON va mai eseguito con il pene a riposo, ma eretto o semi-eretto.
Anche il tempo deve essere contenuto, partendo da tre serie di 5 minuti, un giorno sì ed uno no.
Oggi ormai in disuso, questa era una delle tecniche più diffuse sino al 1990, ma risultava decisamente poco efficace. Il pene restava “gonfiato” per un po', e l'effetto permanente era pressochè nullo se non si perseverava per mesi o anni.

Alla prossima...

FINE

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