• Pubblicata il
  • Autore: Puerco
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La mia vera natura di schiavo parte 1a - Prato Trasgressiva

Era da tempo che pensavo di realizzare i miei sogni, ma oggi mi sentivo diverso,ero veramente convinto, che fosse arrivato il momento di mettere in pratica tutte le mie fantasie perverse che tanto mi avevano fatto godere durante le mie pratiche solitarie.
Così iniziai a scegliere la mia preda, navigando sui siti che offrono servizi di escort , mi ritrovai indeciso tra una mistres e una trans la mia decisione ricadde su una trans/padrona e in poco più di 1ora mi ritrovai a suonare il suo campanello.
Lei si presentò alla porta in abiti normali, alta, mora e con un fisico notevole, entrai e dopo esserci rapidamente presentati liquidai il patuito, al momento nella mia mente si fece strada la sensazione che le promesse fattemi al telefono dalla "signorina" erano solo parole, infatti tutto mi sembrafa meno che di trovarmi al cospetto della padrona che tanto desideravo.
Mi fece accomodare in un camerino e mi disse di spogliarmi e di aspettarla, pensai che fosse andata a cambiarsi ma dopo aver atteso 10 minuti e non vedendola arrivare iniziai a chiamarla affacciandomi dalla porta, fu così che iniziò un'avventura incredibile.
Lei era scomparsa al suo posto due ragazze vestite in maniera molto fetish mi presero per i polsi e con fare deciso mi ammanettarono, mi trascinarono in una stanza e mi fecero inginocchiare, a quel punto entrò la Padrona, che non era quella di prima, ma un'altra creatura ambigua dai lineamenti orientali anche lei molto affascinante.
Mi schiaffeggiò violentemente e alle mie proteste, iniziò ad insultarmi dicendomi che ero solo un frocio e che quelli come me non volevano una padrona, ma solo un cazzo in culo, mi disse che non ero degno di servirla e mi ordinò di rivestirmi e di andarmene che aveva già perso troppo tempo con me.
A quel punto la supplicai e dopo averle giurato di servirla in tutto quello che voleva le accettò di dominarmi, ma solo ad un patto, quello di poter filmare il ns incontro.
Non so che mi prese forse l'eccitazione forse la voglia di servirla, fu così che accettai e da lì ebbe inizio la mia vita da servitore.
Lei fece un cenno e le signorine che mi avevano preparato, mi presero e mi fecero sdraiare sulla schiena mi legarono le mani e le gambe ad una catena ed iniziarono a sollevarmi, mi ritrovai completamente a disposizione delle mie aguzzine, ma la sorpresa fu quando fecero entrare due giovani trans completamente nudi uno con il cazzo gia in tiro mi penetrò, mentre l'altro alle mie spalle mi infilò il cazzo in bocca, ero spaventato e obbedii senza fiatare, i due giovani vennero uno sulla mia faccia e uno sulla mia pancia, nel frattempo abili mani mi masturbavano e riuscirono a portarmi all'orgasmo.
Mi rimandarono a casa in malo modo, ero frastornato, inculato in ogni senso materialmente e metaforicamente, soldi buttati pensai.
Il filmato che ne uscì era completamente diverso dalla realtà, grazie all'elaborazione grafica io non ero più legato, ma semplicemente sdraiato e l'abilità del regista faceva credere che io partecipassi all'orgia gay con molto piacere, ero esterefatto e mentre guardavo la videocassetta che avevo trovato nella posta cominciai ad avere paura, infatti alla fine la mia aguzzina orientale comparve nel video e inquadrata di mezzo busto con due splendide tettine di fuori, si irvolgeva a me spiegandomi che dai documenti che avevano preso dai miei abiti avevano scoperto che potevo permettermi una retta annuale per iscrivermi al loro club, inoltre se avessi rifiutato avrebbero provveduto a rendere pubblico il video tra le persone che mi conoscevano e mi suggerirono di non spaventarmi e di non andare alla polizia, perchè tanto si trattava di un "gioco" molto eccitante che mi sarebbe piaciuto, i loro metodi potevano sembrare un pò duri ma servivano per mettermi nelle condizioni di scoprire la mia vera natura.
Mi recai alla sede del club e quando entrai mi fecero versare la quota annuale, l'ambiente era molto bello ed era frequentato da uomini e donne che in seguito si rivelarono trans.
Si trattava di una piccola discoteca, dove i maschi sfilavano nudi in pista e le "donne" sceglievano; in un'altra parte del locale si trovavano i prive, attrezzati in vari modi, dove gli schiavi venivano portati per essere usati, c'era chi veniva scelto per gli attributi, chi per la bellezza, chi semplicemente per essere umiliato, io venni scelto per quello.
Non era bellissima, ma sicuramente aveva un non sò che di intrigante, si mise di fronte a me e con un ceffone mi fece inginocchiare in una spece di piatto doccia che si trovava in un angolo della sala principale, sollevò la gonna e spostando il perizzoma fece comparire il suo divino pene (così lo chiamava lei) mi disse solo che dovevo aprire la bocca e che se ne avessi persa una sola goccia mi avrebbe massacrato, la sua pisciata cominciò ad uscire piano e poi sempre più forte, naturalmente io quasi vomitai e non riuscii a berne nemmeno una goccia, ma non mi spostai e quando lei ebbe terminato la pisciata, alcune persone intorno a me ridevano divertite, lei mi guardò e disse: IMPARERAI A BERE IL PISCIO DI TUTTE NOI, non aveva ancora finito la frase che un ceffone mi colpi in pieno viso ribaltandomi, dopo di che mi mise il suo cazzo in bocca e mi disse di succhiare, fu cose che il suo pene si rivelò un cazzo di 20cm che entrava ed usciva dalla mia bocca con un ritmo sempre più veloce, quando venne mi bloccò e mi disse di ingoiare tutto, cosa che feci non senza difficoltà, alla fine mi fece aprire la bocca e mi sputò dentro un paio di volte, dopo di che con aria sprezzante mi guardò e mi disse che non valevo nulla, mi fecero rivestire e mi buttarono fuori, così senza dirmi nulla, senza darmi un appuntamento, senza darmi spiegazioni, avevo pagato una cifra notevole per farmi pisciare e sborrare in bocca.
Come sarebbe proseguita questa storia?

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