• Pubblicata il
  • Autore: #GIULIETTA.B.
  • Categoria: Racconti lesbo
LESBICA? NOOO, BEDDA DENTRO! - prima parte - Palermo - Prato Trasgressiva
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LESBICA? NOOO, BEDDA DENTRO! - prima parte - Palermo - Prato Trasgressiva

Cinque mesi fa sono stata mollata per l'ennesima volta dal mio ennesimo ragazzo Apparentemente, il motivo era sempre quello: troppo fredda quando facevamo sesso. Effettivamente non mi piaceva molto essere montata in modo sbrigativo dai ragazzi della mia età, non godevo quasi mai perchè avrei avuto bisogno di più preliminari, di più dolcezza. Ma sapevo bene che, in realtà, se ero costretta a passare da una minchia all'altra ogni 6 mesi, la ragione era un'altra. 30 anni, diplomata in ragioneria, operaia agricola stagionale, 1 metro e 80, naso storto, brutta e con una retromarcia di reggiseno, malgrado mi fossi esercitata a fare i migliori sucaminchia del paese (vicino a Palermo), appena trovavano di meglio, anche i più sfigati mi scaricavano. Non avendo i soldi per rifarmi lu naso e li minni, galleggiavo così, fra una delusione, e l'altra. Ogni tanto, ingaggiavo un boy in città e mi facevo scopare per benino. E' così che ho conosciuto il sito di Piccole Trasgressioni.
Un sabato sera, alla fine di ottobre 2017, per puro caso, sono capitata con un paio di amiche (racchie pure loro) a una mostra fotografica in città.
Il titolo era "Belle Dentro" e le immagini ritraevano solo donne (sia giovani, che mature e vecchie) più o meno nude, ma tutte rigorosamente brutte. Chi di viso, chi di corpo, chi di tutt'e due. Si andava dalla studentessa universitaria coperta di brufoli e cellulite, alla casalinga grassa e incredibilmente pelosa, alla 80enne rugosa, flaccida, ossuta e truccata come una bottana. E' stato veramente consolante vedere chi, povere loro, stava peggio di noi.
Siccome non c'era molta gente, a un certo punto, la fotografa che esponeva i suoi scatti (che sembrava una discreta fica) s'è avvicinata e c'ha attaccato bottone per venderci qualcosa. Poi, quando s'è accorta che eravamo tutte operaie, c'ha lasciato i biglietti da visita del suo studio e ha preso di mira qualcun altro.
Il sabato seguente era grigio e piovoso, perciò ho deciso di mettere in ordine la mia stanza. Mentre sistemavo i vestiti sparsi qua e là, dai jeans è sbucato il biglietto da visita della fotografa conosciuta pochi giorni prima. Diceva:
"*******, foto artistiche e video personalizzati, via ********** ***, Palermo, tel. **** *******".
L'invito sembrava molto meglio del passare il pomeriggio a pulire camera mia e l'indirizzo non era molto lontano. Così ho telefonato, ho chiesto se potevo andare e lei ha risposto gentilmente di sì.

CONTINUA

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