• Pubblicata il
  • Autore: Giorgioq
  • Categoria: Racconti orge
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Un'estate di 25 anni fa: io, Eugenia e un amico a Barisardo - Prato Trasgressiva

Indubbiamente l'estate è il periodo più favorevole alle trasgressioni e alle avventure, il sole scalda i corpi risvegliando desideri e passioni mal sopite nel lungo inverno. Questa esperienza ci è successa un paio di anni fa in un campeggio sulla costa orientale della Sardegna dove io e la mia ragazza ci eravamo recati a trascorrere una settimana di sole e mare. Era la nostra seconda volta da "nudisti", un'esperienza che io avevo voluto e cercato oltre che per un desiderio di libertà, anche perchè speravo nascesse un'occasione per coinvolgere la mia porchissima compagna in qualche situazione piccante.
Quella volta dunque il caso ci fece montare la tenda accanto a quella di un ragazzo, Flavio, un mio ex compagno di scuola e dei suoi amici con cui nacque subito un sentimento di reciproca simpatia. Essendo nostro vicino, passò diverso tempo con noi a ridere, scherzare e giocare. Si parlò del più e del meno e, ovviamente, di sesso. Scambiando le nostre reciproche esperienze finimmo con il parlare anche di aspetti poco ortodossi del nudismo ma comunque presenti, come esibizionisti, guardoni, coppie aperte, luoghi mitici del divertimento erotico come il villaggio naturista di Cap d'Agde... in mezzo a questi discorsi Flavio lasciava cadere molte allusioni sia alle sue esperienze passate (era veramente un bel ragazzo e sicuramente non aveva difficoltà ad inserirsi in questi menage), sia alle grazie di mia ragazza, mostrando di apprezzarla e non nascondendo di desiderare una conoscenza più intima. La situazione si faceva via via più eccitante, e così la domenica sera, spossati e languidi per la lunga esposizione ai raggi del sole, con un pizzico di tristezza per dover abbandonare quel luogo l'indomani mattina, leggermente euforici dopo qualche bicchiere di vino, mi fu estremamente facile vincere le deboli resistenze di Eugenia e convincerla a far partecipare l'amico ai nostri giochi. Non me la sentivo di chiedergli semplicemente:"Ti andrebbe di venire in tenda con noi?" Quindi, raggiunsi dentro il piccolo igloo Eugenia che mi attendeva distesa e nuda, così cominciai con calma accarezzarla e baciarla su tutto il corpo, mentre lei gemeva evidentemente compiaciuta della situazione che stavamo imbastendo. Flavio non poteva non sentire il nostro trafficare e i gemiti di Eugenia, quindi, sentiva agevolmente le sue invocazioni ad essere scopata, a prenderlo dappertutto, a volerlo anche in bocca. Per togliere ogni residuo dubbio, la incitavo a dare un nome al cazzo che desiderava:
-“Così hai voglia di cazzo, eh? Porca… e a chi vorresti succhiarlo? Ad uno qualsiasi?”
-“No.. no.. voglio Flavio.. hai visto come mi guarda? Poi, quando giochiamo mi si struscia addosso e mi fa sentire il suo uccello duro.”
-“Bel maiale.. e bella troia anche te.. ti piaceva sentire la sua voglia di scoparti addosso, eh?”
-“Si. Si.. e mi piaceva quando ci raccontava come aveva scopato quella donna assieme al marito.. mentre parlava mi fissava con uno sguardo da porco. Come se capisse ciò che provavo..”
-“Uhm.. si anche a me sono piaciuti i suoi racconti.. e mentre parlava vedevo noi nelle stesse situazioni..Dai.. chiamalo.. fattelo sbattere in bocca.. dai, apri la tenda e fatti vedere mentre ti scopo.. voglio che veda come ballano le tue tettone ..”
Eugenia ubbidì e si trovò di fronte un Flavio sorridente che, seduto davanti alla nostra tenda, non si era perso una sola battuta. Forse non era neanche la prima volta che origliava le nostre scopate ed era per quello che i suoi racconti erano così attraenti e calzanti per i nostri gusti.
Flavio si sollevò e entrò nella tenda, si sfilò il costume e afferrò l’uccello già duro fermandosi davanti a Eugenia:
- “Allora… era questo che desideravi? Dai.. fammi vedere cosa sai fare!”
Eugenia non perse tempo e se lo portò alla bocca iniziando un lento pompino mentre teneva il glande serrato tra le labbra. Una scarica di adrenalina attraversò il mio corpo sino a raggiungere l’uccello provocando un principio di eiaculazione. Al che mi sfilai, incurante delle lamentele di Eugenia, e mi spostai al suo fianco per meglio carezzarle le tette e vederla in azione sull’uccello di Flavio mentre continuavo a fotterla con le dita. Eugenia era fantastica: con gli occhi socchiusi e viso era arrossato per l’eccitazione succhiava l’uccello con foga!
Incitai Flavio a darsi da fare con Eugenia:
-“Dai.. vieni qui e lecchiamola dappertutto.. facciamola impazzire dal desiderio..”
Flavio, controvoglia, mi assecondò e si mise anche lui affianco a Eugenia.
Così nostra troia poteva stringere i nostri uccelli e masturbarci: cosa che fece con foga.
Invece, le nostre lingue facevano a gara a non tralasciare alcun lembo della sua pelle ambrata, lei rispondeva come poteva, stringendoci l’uccello, ficcandoci la lingua in bocca, accarezzandoci... in quello spazio angusto, già grondanti di sudore, la rovescia su un fianco, mi accucciai in fondo e cominciai a leccarle con dolcezza e passione la passerina calda e umida dandole rapidi colpi di lingua sul grilletto, mentre di tanto in tanto, sollevando la testa, la vedevo voracemente impegnata a succhiare con foga il membro lucido e duro del nostro amico che intanto non tralasciava di palparle le tette e strizzarle i capezzoli. Sentivo l'uccello scoppiare e non stavo in me dall’eccitazione, così mi sistemai sotto di lei e glielo infilai, con colpi rapidi e decisi, sussurrandole all'orecchio un misto di tenerezze e oscenità, lei intanto non smetteva di lavorare con la lingua e le labbra l'altro bastone turgido godendo di questa splendida duplice infornata. Venni quasi subito con lunghi e caldi fiotti di sborra mentre lei si contraeva per l’eccitazione che le provocava essere sborrata dentro: “Dai.. ti prego.. scopami… fammi sentire il tuo cazzo..” Flavio si sdraiò supino e Eugenia gli andò sopra per impalarsi sull’uccello del nostro amico. Ma i movimenti erano goffi e l’uccello di Flavio finiva dappertutto tranne dove doveva finire, così l’aiutai e, sostenendo Eugenia, fui io allora a prendere in mano l'uccello di Flavio e ad inserirlo con dolcezza fra le sue cosce. Mentre lui la stantuffava ritmicamente da sotto, io con il dito medio le massaggiavo il buchino. Eugenia si voltò regalandomi uno sguardo carico di libidine:
- “Ti prego.. scopami la bocca.. ho voglia di sentirmi piena di cazzo.. “
Rapidamente mi tornò duro, allora stoppai l'amico che instancabile continuava a fottere Eugenia, provocando quel magnifico rumore tipico. Eugenia si sfilò dall’uccello e quando mi distesi sotto di lei nella posizione del sessantanove sentii le sue labbra impossessarsi del mio uccello.
Flavio si chinò a sussurarle qualcosa all'orecchio e lei assentì con il capo. Così mentre io la leccavo con gusto sentendo il calore della sua bocca circondarmi il cazzo fino alla radice, lui puntò con decisione al culetto della mia ragazza entrandovi con calcolata lentezza ma senza problemi. Non era certamente né il primo, né il più grosso uccello che Eugenia aveva goduto analmente.
Eugenia era in delirio, sentivo i suoi umori sgorgarmi tra le labbra mentre con due dita le riempivo l'unico buco libero. Godemmo assieme inondandola della nostra sborra e raggiungendo l'apice del piacere in un susseguirsi di fremiti, mugolii e gemiti che rischiarono di far svegliare mezzo campeggio.
Dopo qualche minuto di decompressione, ci trovammo tutti e tre seduti sull'erba a fumare l'immancabile sigaretta, quasi senza parole, solo toccandoci di tanto in tanto per un buffetto affettuoso o un battuta scherzosa. Passata l’agitazione post maialata, ci precipitammo sotto la doccia ad abbassare definitivamente la nostra temperatura. Con Flavio ci salutammo lasciandoci con la tenerezza di un ricordo di estrema complicità che ancora oggi è vivo nella mia mente.

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29/01/2010 19:26

giorgioq

Caro Aiace.. ma quanto sei str...o? Buone seghe!! ;-)

28/03/2010 12:28

salvatore

sono un singolo anni 35 cerco moglie da cortegiare.te.3923195842.crotone

28/02/2010 14:39

giorgio

@ Ric: la storia è reale e grazie per i complimenti. Ciao G & C

27/01/2010 15:42

aiace

Ma quanto cazzo scrivi? e poi ......... tutte storie inventate. Fanculo

15/02/2010 13:53

ric

ua bellissima storia, ed ho anche l'impressione che sia reale... complimenti a te ma soprattutto a lei...

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